domenica 29 luglio 2012

giovedì 26 luglio 2012

Tutore

Qui c'è qualcosa che non va.
Io e Mr. VedoNonVedo non riusciamo più a capirci con i giorni..
Da quando - un paio di settimane - non esistono più le domeniche nemmeno per me, siamo incapaci di intendere e programmare. Ci serve un tutore

È una settimana che cerchiamo di fissare un appuntamento con una persona. Bene, l'obiettivo è chiaro: per riuscire ad incastrare tutto, dobbiamo fissare martedì 31 entro le 15.  Sembrerebbe semplice, ma non bisogna mai dare niente per scontato. Finora, a suon di mail e di incomprensioni, siamo riusciti a fissare prima lunedì alle 16 e poi - visto l'errore - martedì alle 18. Sbagliato di nuovo. Per evitare di essere mandati a quel paese, per il momento abbiamo lasciato la questione in sospeso, ma il problema e la figura sono solo rimandati.

Mr. VedoNonVedo dice che sono io a generare confusione, perché uso i nomi dei giorni invece dei numeri di calendario senza averne padronanza e uso dei termini poco chiari per spiegare i miei turni di lavoro. In effetti, nel giornalismo, "essere di corta" significa "essere di riposo" ed "essere di copertura" "lavorare dalle 17 alle 24". Ma basta solo farci l'orecchio... lunedì sono di corta e martedì di copertura (in teoria). Facile.

Ma i problemi non finiscono qui. Ieri (mercoledì) ho dato appuntamento al perito dell'assicurazione per oggi (dicendo 'giovedì' e non "domani" visto che mi ha colto alla sprovvista e effettivamente ero un po' disorientata con i giorni). Questo deve aver capito giovedì prossimo, visto che oggi non si è presentato. Domani solleciterò

Ieri sera (mercoledì), sapendo che oggi (giovedì) sarei stata di riposo, saluto i colleghi spavalda, dicendo "ci vediamo sabato" . E loro:" come sabato? Guarda che venerdì lavori". E io:" ma oggi che giorno è?" "Mercoledì""ah, ecco, bene, allora a venerdì"

Stamattina Mr. VedoNonVedo mi dice " ma non ti conviene lavorare lunedì visto che tanto arrivo la sera?"
Io: "ma non arrivi domenica? Ho chiesto il lunedì apposta, non dirmi che ho sbagliato..."
"Ah, il 29 è domenica? Hai fatto bene allora".

Aiuto.

mercoledì 25 luglio 2012

Vandalismi

Non l'avevo mai fatto, adesso è successo. Ho scritto il mio numero di cellulare nei bagni di un edificio pubblico. In tutti questi anni mi ero spinta solo ad incidere un'iniziale su una panchina di un parco, sentendomi tuttora in colpa per l'atto vandalico. Ieri, invece, la svolta. Succede che c'è un gruppo di ragazzi volenterosi che si è impegnato a ritinteggiare questi bagni per eliminare tutte le scritte lasciate da qualche incivile. Io vado per documentare, parlo con loro, mi faccio raccontare, leggo qualche scritta del tipo " palazzo Grazioli" in corrispondenza dello sciacquone. Poi chiedo un recapito e lascio loro il mio. Ma dove??? Idea brillante: sul muro! Alla fine il compromesso: lo scrivo sullo scotch-carta e lo attaccano al muro. Ovviamente, per essere professionali, con tanto di nome, cognome e professione. Mi hanno assicurato che l'avrebbero tolto. Per ora non squilla niente, speriamo.

domenica 22 luglio 2012

Trovata :)

Alla fine è stato più semplice del previsto. Mi sono avvicinata al capo1, più ben disposto perché alla vigilia delle ferie, e lui mi ha detto i turni della settimana. Un segno del destino.. ho preso la palla al balzo e ho chiesto:
"Posso fare una richiesta per la prossima settimana?"
Capo1 mi guarda:"non direi"
Allora l'ho giocata un po' sporca. C' è una frase magica per far capire in che situazione sono:
"No perché la settimana prossima VIENE SU MIO MOROSO E SI FERMA POCO. Volevo sapere se era possibile stare a casa di riposo il 30 o il 31... almeno lo vedo".
A questo punto parte sempre la domanda. Capo1 e capo2 l'hanno fatta in coro: "come 'viene su'? Da dove?"
Io:"Sudville"
Capi: " ma è di là o ci lavora?"
Io:" ci lavora e ci vive. In realtà è di-vicino-nordville"
Capo2:" allora stai a casa il 30 e fai la sera del 31, così avete quasi due giorni"
Io: ".... non chiedevo tanto!"
Capo2: " da sudville?!?"
Io: "già"
Discorso chiuso
Ora non mi resta che vigilare sui turni che effettivamente sforneranno...

mercoledì 18 luglio 2012

Faccia tosta cercasi

Qui i ritmi sono un po' cambiati. Te la presentano come promozione, poi finisce che ti fai 11 ore via da casa. Senza contare l'ansia da prestazione, che ti fa lavorare nei sogni e ripensare ai possibili disastri fatti. Ok, ce la possiamo fare, siamo solo agli inizi. Tra 10 giorni Mr. VedoNonVedo torna a casa per quattro notti e cinque giorni, un lusso, anche se rischio di non vederlo mai. Per scongiurare il pericolo, sto preparando il discorso giusto per chiedere che il mio giorno di riposo possa coincidere con i suoi giorni qui. Non dovrebbe essere così impossibile, ma non si sa mai. Che poi mi scoccia anche dire " posso stare a casa, ho il moroso qui", ma è anche vero che in genere, a parti inverse, la gente si scoccia gran poco. Ho concluso che non c'è niente di male e temo che davanti a un rifiuto potrei reagire anche con una certa aggressività... Missione dei prossimi giorni: raccogliere coraggio e costruirsi una faccia tosta. Comincio da oggi

domenica 8 luglio 2012

Piazza di Spagna

Dopo la parentesi in carne e ossa, siamo tornati alla nostra realtà virtuale, con tutte le connesse acrobazie per farla sembrare un po' più concreta.

Venerdì sera avevo un impegno di lavoro che si preannunciava glamour (e che invece si è rivelato un perfetto disastro, ma sorvoliamo). E visto che non sono quel tipo di donna che si destreggia con naturalezza tra pochette, tacco 12 e champagne, ho dedicato la mia pausa pranzo di venerdì alla scelta della mise.
Trovarsi da sola in questi momenti vi assicuro che non è il massimo. Mi serviva un consiglio, così, dopo aver svuotato l'armadio e importunato a mia cognata, ho tempestato di mms Mr. VedoNonVedo, in queste occasioni meglio noto come "il censore".
"Bello ma... non è troppo corto?"
"Troppo scollato" (e allora?? Non esce NIENTE, tranquilli)
"Mmm... no"
"Troppo chiaro"
"Non saprei..."
...
...
...

Alla fine decido e mi sembra quasi che ci siamo.
All'improvviso, a metà pomeriggio, un temporale e temperature in netto calo. Ok, allora ditelo: metto i jeans e non ci penso più.
Dovevo immaginarmelo che da quel momento in poi, le cose sarebbero solo peggiorate.
In sostanza, quella che doveva essere una serata di degustazione in villa, è finita in un'intervista ad inizio cena, qualche foto al volo e i saluti prima che gli tutti prendessero posto a tavola con un "grazie, ci faccia sapere quando esce l'articolo".

Ok, mi avevano messa alla porta. Ero elegante, ma affamata.
Mi hanno salvata i miei, offrendomi una bistecca con patate. Non era esattamente champagne e tartare di blablabla... ma almeno ho mangiato. Tra l'altro, hanno trovato la cosa spassosissima. :/







We will survive


A Nordville è un'altra domenica di lavoro, ma di quello che non ti ammazza, anzi, ti fa venire voglia di metterti alla scrivania per coccolare un po' il tuo blog bistrattato. La pausa pranzo mi sembra un'ottima occasione: mangio frutta davanti al pc. (Magari poi ci aggiungo un piatto di pasta, che è meglio...).

Mr. VedoNonVedo è tornato a Sudville dopo alcuni giorni disastrosi. Non nel senso che ci siamo mollati; nel senso che non ci siamo praticamente visti. E non vederlo mentre è qui, è tanto paradossale, quanto fastidioso. In realtà credo che abbiamo solo assaporato un po' di (mal)sana routine, e l'impatto è stato violento. Comunque siamo sopravvissuti. Sono anche riuscita ad andare a prenderlo e a riaccompagnarlo in aeroporto, cosa che che negli ultimi tempi la sorte ci aveva impedito. Ora lui è Sudville che lavora e boccheggia, io sono a Nordville che lavoro e boccheggio. Siamo fatti l'uno per l'altra, non ci sono dubbi :)

In questi giorni di convivenza, dovevamo fare la spesa, cosa che non è successa; dovevamo andare a prendere due magliette per Mr.VedoNonVedo, niente da fare; dovevamo fare il tagliando alla macchina, men che meno; dovevamo risolvere la questione-caldaia, dimenticati. (In compenso però ci siamo fatti una birra in notturna sulle colline qui vicino e siamo andati ad un concertino jazz in seconda serata.. la vita è fatta di priorità ;))
In ogni caso, ci siamo resi conti di essere due inetti e abbiamo tristemente appurato che la nostra sopravvivenza dipende dall'esterno. Come ha gentilmente sottolineato Mr. VedoNonVedo “ le uniche volte che abbiamo mangiato seriamente, è stato quando ci hanno invitato i tuoi o i miei”. Ok, forse è vero. Ma insalata e formaggio non era un'ottima soluzione estiva?! Me l'hanno sempre venduta così...